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Massimo Mascheroni parla dopo la promozione in C2 del Bonacossa A: “Amicizia, umiltà e disponibilità il nostro segreto”

La stagione di serie D maschile del Bonacossa A si chiuderà come meglio non avrebbe potuto, con Massimo Mascheroni e compagni che hanno conquistato con un paio di turni d’anticipo la promozione alla prossima serie C2 per la stagione 2023-24. Un grande risultato per il gruppo che vedeva in formazione proprio il Massimo Mascheroni, capitano della squadra, Armando Marco Ehmer, Enrico Rissa, Flavio Romanello e Alessandro Burgo.

A parlare della stagione e dell’obiettivo raggiunto è proprio il capitano della squadra del Bonacossa A Massimo Mascheroni: Il vostro campionato si è chiuso nel migliore dei modi, con la squadra che ha raggiunto con un paio di turni d’anticipo il risultato più bello: la promozione in serie C2. Avete dominato la stagione dall’inizio alla fine, ma che emozioni hai provato quando è arrivata la matematica certezza di questa piccola impresa? «Quando abbiamo avuto la certezza della promozione in C2, l’emozione è stata grande e condivisa con tutta la squadra. Tenete conto che io ero fermo da tanto tempo e ho ripreso a giocare con palline e gomme diverse. Ma con l’aiuto di tutti i giocatori del Bonacossa A abbiamo portato a casa la promozione».

È un risultato che è arrivato a sorpresa oppure era quello del salto di categoria il traguardo che vi eravate prefissati dall’inizio della stagione? «Il risultato è arrivato a sorpresa. Abbiamo iniziato che eravamo degli sconosciuti perché non abbiamo mai giocato insieme, di conseguenza siamo partiti senza un vero obiettivo, ma dalla prima partita di ritorno abbiamo capito che potevamo mirare concretamente alla C2».

Il campionato è ormai quasi giunto alla fine, nell’ultimo turno avete vinto 4-3 contro il Morelli A mentre la prossima gara sarà quella contro l’Arengario A tra un mesetto (il 15 aprile) e che andrà a chiudere definitivamente il  torneo. Cosa ti porterai di questa stagione nel cassetto dei ricordi? «Eravamo la squadra da battere, ma abbiamo fatto gruppo, a volte qualcuno di noi non ha giocato lasciando spazio agli altri. Mi porto come ricordo una grande amicizia, umiltà e disponibilità tra di noi. Aggiungo che dobbiamo dare tanto onore ai nostri avversari per due motivi: il primo per la correttezza e il rispetto durante gli incontri. Il secondo è che ci hanno fatto sudare per aggiungere la promozione. Ringrazio anche la società per averci aiutato in questo percorso».