Resoconto di Mezz’Impresa della Compagnia Pongistica Italiana
In quel consesso continentale ove il rimbalzare della pallina echeggia come tamburo di battaglia, i cinque prodi — Marco, Franco, Livio, Stefano e Sandro — si presentarono con cuore ardente e racchetta in pugno.
Ahimè! Il fato, volubile come il vento tra le Alpi, volle che Franco, Livio e Stefano crollassero già al primo assalto in singolare, pur combattendo con l’onore dei veri cavalieri della celluloide.
Nel torneo di doppio, poi, le sorti furono persino più crudeli: Livio e Franco, un tempo duo invincibile delle palestre italiche, vennero sopraffatti con tale veemenza e severità da lasciare il campo non solo sconfitti, ma trafitti nel più profondo orgoglio pongistico. Non fu battaglia: fu tempesta.
Eppur vi è luce!
Marco, solido come scoglio d’Adriatico, Sandro, col passo del condottiero, e Stefano, rinato come fenice tattica, proseguono il loro cammino, portando avanti l’onore della spedizione azzurra.
La campagna europea continua. L’epilogo è ancora da scrivere. Ma il cuore, quello, già batte leggenda.
AUTORE: Stefano Zanardi


